Tuesday, April 24, 2012

Lately..

..I've been working on this: http://musicalbocconi.blogspot.it/. I think there's a lot of space for improvement  for what concern graphic and contents. I'll see what I can do. :)
Btw, the photos on the last post, which are not that amazing, are mine. :D

Thursday, April 12, 2012

Il mare d'inverno





PS: Lo so che non è inverno ma fa freddo quasi come se lo fosse.

Sunday, April 8, 2012

5 anni fa'

Ricordo che il 7 aprile 2007 ero con Giò, nel garage di suo zio, non lontano dalla via in cui abitiamo io con la mia famiglia e i miei nonni. Quell'anno come questo, il 7 aprile era la vigilia di Pasqua. Da buon futuro ingegnere meccanico, Giò stava fabbricando un cavalletto su cui mettere la sua moto quando doveva sistemarla, pulirla o smontarla-per-il-solo-gusto-di-farlo. Ricordo che Giò parlava con qualcuno (forse suo zio) quando il mio telefono squillò e mi allontanai. Era mia madre. Terminata la breve telefonata tornai da lui lo guardai per un breve istante indecisa su cosa dire e poi dissi "devo andare". 
Iniziai a correre.
 Ricordo di aver notato che lo zio gli chiese cosa fosse successo e lui gli fece un cenno alla "dopo ti spiego". 
Non so come ho fatto a vedere la scena, ricordo solo di averla vista. 
Non so come Giò abbia capito cosa era accaduto, forse il mio sguardo diceva più di quanto non pensassi.
Andai a casa dei nonni, dove c'erano mia madre, i miei zii e mia nonna. Ricordo di essere venuta a casa con mamma per dirlo a mio fratello. Fu' terribile.
Poi sono uscita di nuovo con Giò. I miei avevano tanto da fare e io non ce la facevo a starmene a casa, così come non c'è la facevo da diversi mesi. Ricordo che mamma mi raccomandò di non guidare la moto quel giorno (sapeva che Giò mi stava insegnando a guidare il suo 125 con le marce in quel periodo). 
Non la ascoltai.
Caddi dalla moto praticamente da ferma (non sapevo che quando ti fermi devi premere la frizione oltre al freno). Non mi ruppi niente, ma il braccio sinistro, quello su cui sono caduta con tutto il peso del corpo e della moto visto che avevo troppa paura di rompermi la caviglia per poggiare il piede, mi faceva malissimo e non riuscivo quasi a sollevarlo. Con tutto quello che c'era da fare nessuno se ne accorse e ancora oggi in pochi sanno il vero motivo per cui di tanto in tanto il mio deltoide mi fa tremendamente male.
Mamma l'aveva percepito che qualcosa mi sarebbe accaduto, me l'aveva detto e io l'avevo ignorata.
Giò mi soccorse e poi mi accompagnò a casa. Ricordo che ci fermammo in un bar a chiedere del ghiaccio. Tornata a casa, dove non c'era nessuno, mi misi una bottiglia d'amaro del capo sul braccio. Sul momento non sapevo cosa fosse, ma col senno di poi forse quella non fu la cosa più giusta da fare. 
Poi.. non ricordo più nulla del resto di quella giornata.
Ricordo di aver mandato dei messaggi a po' di persone per dirgli che non sarei potuta andare ad un compleanno il giorno dopo o il giorno stesso (non ricordo) e per dirgli cosa era accaduto; ricordo di averlo fatto da casa di mia nonna ma non ricordo quando e quale giorno è successo perciò lo scrivo qui.
Il giorno dopo andai dai nonni, una volta arrivata vidi che erano tutti nel salone, mi avvicinai, ma quando vidi i suoi piedi mi girai e andai a rifugiarmi nella stanza da letto in cui non entravo da tempo per lo stesso motivo  in cui ero scappata via dal salotto: non volevo ricordarmi di lui come di un corpo senza vita o di un vegetale in un letto. Volevo continuare a ricordarmi di mio nonno quando mi accompagnava a scuola o a danza; quando la domenica, dal suo posto a capotavola, parlava di attualità o di quando in campagna a litigava con la nonna su come e quando potare gli alberi. Era questa la persona di cui mi volevo ricordare, non quella degli ultimi mesi.
Poi la mia professoressa che abitava in quello stesso palazzo venne a parlarmi. Non la sopportavo. Feci finta di ascoltarla annuendo di tanto in tanto.
Anche mio fratello venne a rifugiarsi in quella stanza ad un certo punto, e, quando sporgendomi dalla finestra con il cellulare in mano feci una foto al carro dall'alto, lui mi chiese: "ma che stai facendo?!". 
Non risposi. Ma di tanto in tanto, nei mesi successivi guardavo quella foto. Forse per capacitarmi che era accaduto davvero.
Poi andammo in chiesa. Volevo sedermi accanto a mia madre ma lei, gli zii, la nonna e la bisnonna avevano una panca tutta per loro in prima fila. Uscii dalla chiesa dopo neanche 10 minuti e me ne stetti tutto il tempo fuori con degli amici che mi avevano vista lì fuori. Ricordo di aver guardato da lontano la folla di gente che salutava la famiglia.

Negli ultimi 5 anni sono stata al cimitero solo una volta e nel 2007. Non ci sono mai più andata. Non ce la faccio.

Saturday, April 7, 2012

Fact #1

Se mangi ininterrottamente dalle 13:30 alle 18:00, alle 00:57 stai ancora digerendo.

Tra meno di due mesi dovrò esibirmi a pancia scoperta..e vedere i miei rotoli mentre faccio una delle millemila contrazione che ci sono nella coreografia non è uno bello spettacolo. Non lo auguro neanche al mio peggiore nemico.

Friday, April 6, 2012

Random thoght #3

Sto seriamente pensando di ridurre drasticamente il mio numero di amici su Facebook. La facilità con cui la gente può farsi i fatti miei mi inquieta. Pensavo di passare dai miei attuali 442 amici (che non sono comunque tantissimi) a circa 200. Non mi importa che persone che mi salutano appena (o negato il saluto a qualcuno veramente poche volte in tutta la mia vita) sappiano che sono al posto x e che tra un'ora andrò al locale z,  come procedono i miei studi universitari e quanti viaggi ho fatto.
Oltretutto, provate a chiedere a chiunque se vorrebbero che uno sconosciuto sappia dove abita, che università frequenta e dove si trova in ogni momento della propria giornata. La maggior parte delle persone vi risponderebbe NO. Eppure in molti fanno continuamente check-in su Foursquare e lo diffondono tramite twitter dove non c'è assolutamente nessun tipo di controllo su chi può o meno leggere i tuoi twitt. 
Ora, intendo chiarire che comprendo totalmente quel bisogno di "sharing" o condivisione (nell'eccezione del termine fornita da facebook) tipico dei tempi d'oggi, dato dalla necessità di voler trovare qualcuno che la pensa come te, del resto io ho un blog. Comprendo anche la volontà di voler avere i propri 15 minuti di fama tramite i social network, però credo davvero che bisogni imparare ad utilizzare questi mezzi con un po' più di cautela.
Tra l'altro pensavo anche di iniziare un nuovo blog anonimo, visto che, per errore mio, questo è connesso più o meno direttamente alla mia persona, dove avrei più libertà di dire ciò che penso senza correre il rischio di  offendere qualche amico (nell'eccezione del termine fornita da facebook). D'altra parte, il numero di visite su questo blog (sotto le 10 se non condivido su facebook un nuovo post e sotto le 50 quando lo faccio) è veramente ridicolo, senza contare che la maggior parte di queste derivano dalla ricerca su google immagini delle parole "pin the tail on the donkey". -_-'

Ma del resto è già da un bel po' che penso di fare queste due cose quindi... forse lo farò o forse no. 

Thursday, April 5, 2012

back

..time goes way too fast..

....avevo iniziato a scrivere questo post (fatto di 5 parole) il primo marzo. Oggi è giovedì 5 aprile.
Ho voglia di scrivere in italiano, e credo che comincerò a farlo sempre più spesso. Le amiche con cui parlavo in inglese tutti i giorni sono partite (ormai da un pezzo) e, visto l'imminente esame di italiano, quando le incontro/sento non fanno che chiedermi di parlargli o scrivergli in italiano, cosa che trovo tremendamente faticosa da fare con loro visto che devo parlare piano, riflettere su ogni parola che dico/scrivo, non usare frasi fatte né parole troppo complicate sostituendole con sinonimi più noti (es: complicato con difficile).
Studiare per l'esame di Español, poi, non mi aiuta certamente a "thinkare in English".
E poi ho bisogno che almeno una cosa (oltre a divorare qualunque cosa incontri la mia vista) sia semplice e naturale da fare.
Già perché due giorni fa ho accettato una proposta di lavoro part-time che da giugno dovrebbe divenire full time da una società di consulenza. Devono ancora fornirmi tutti i dettagli ma so che da quando tornerò a Milano i 3 corsi con relativi lavori di gruppo ed esami, la tesi (sempre che mi decida a scegliere un argomento e andare a parlare con un professore), l'esame di spagnolo livello B2 economico (perché la burocrazia universitaria è tutto tranne che flessibile, contrariamente a come in classe ci insegnano ad essere) e il musical riempiranno le mie giornate lasciandomi probabilmente poco tempo libero da trascorrere con il mio ragazzo.
Il progetto su cui mi hanno proposto di lavorare è strainteressante ed è essenzialmente l'unico motivo per cui ho accettato (oltre al fatto che "società di consulenza xyz" sta benissimo sul mio CV) e spero di poterlo trasformare in una tesi guadagnando un po' di tempo libero in più facendo coincidere le due cose.
Speriamo bene.

Bhè, direi che per non aver scritto per 2 mesi con questo post ho recuperato almeno un paio di settimane.
Rileggendolo per controllare che sia tutto scritto più o meno decentemente prima di pubblicarlo e renderlo accessibile a tutto il mondo mi sono chiesta una cosa: ma perché ho utilizzato tutte queste parentesi??