Sono in metro e sto andando a lavoro. Sto scrivendo sul mio cellulare questa nota per non lasciar scappare "l'ispirazione del momento". E' da un po' che non riesco ad aggiornare il nostro blog per mancanza di tempo e, devo ammettere, anche di motivazione ma dato che sono in metro e ho 15 minuti liberi, tanto vale sfruttarli.
Famagosta, fermata Famagosta. Treno per Assago forum.
Seduta accanto a degli sconosciuti, rifletto sulle frustrazioni delle ultime settimane, sui mesi passati e sugli ultimi due anni e mezzo.La famiglia, l'università, gli amici, il lavoro e il musical. Non tutto Quasi nulla va come vorrei, o quantomeno non come l'avevo programmato, e ci sono giorni in cui, non so perché, ma mi pesa un po' di più. Io continuo, come se nulla fosse, o almeno ci provo, finché un altro giorno mi sveglio e, senza alcun motivo apparente, non ci penso più.
Forse è perché una sera in cui non era poi così difficile capire che la misura è piena, qualcuno mi ha chiesto spiegazioni, altri sono venuti ad abbracciarmi dicendomi "non ti libererai di noi" e qualcun'altro ha capito che bastava anche solo un po' di gentilezza.
..forse è solo perché oggi c'è il sole.
In fondo non mi sembra di chiedere troppo. Vorrei solo essere ricompensata per i miei sforzi con un gesto reale e tangibile più che con un grazie che sa veramente di poco. Non voglio ciò che è di altri, ma solo ciò che mi spetta e per cui ho lavorato tanto. La verità è che in fondo è colpa mia, perché invece di pretendere a gran voce o semplicemente chiedere ciò che mi spetta, me ne sto buona-buona in un angolino ad aspettare che il mio turno arrivi (o addirittura continuo a darmi da fare) mentre invece altri si dimenticano di me e danno per scontato quel che faccio.